In questo periodo di immobilità, dettato dalla lotta ad un nemico comune invisibile, un po’ tutti ci siamo abituati (volenti o nolenti) a condividere la stessa situazione, ad abitare tutti sotto lo stesso tetto (virtuale). Dopo aver letto di tutto, dalle teorie di numerosi virologi (o presunti tali) alle ricette economiche di tanti economisti (o presunti tali), abbiamo voluto concentrarci sulla mobilità privata. Dopo aver letto gli articoli che parlano di un calo netto del mercato automobilistico durante questi mesi (*sarcasmo*…E chi l’avrebbe mai pensato?), siamo passati agli articoli che parlano di un futuro in cui un’auto su due sarà elettrica…
Ma rimaniamo nel presente, a casa, e proviamo a pensare alla mobilità del futuro con la prassi dell’immobilità di oggi. Cosa succederebbe se domani, il nemico invisibile e manifesto, il virus, fosse l’inquinamento e non più il COVID19?
Immaginiamo:
-saremmo obbligati ad utilizzare l’auto solo per stretta necessità e non a nostro piacimento;
-aumenterebbero i blocchi del traffico per i veicoli più inquinanti (ma non solo), sia nelle città che nei centri più piccoli;
-il raggio, le distanze dei nostri spostamenti sarebbero ridotti…E quindi alcune auto, ad esempio quelle con cilindrate importanti e le auto diesel, necessiterebbero di più manutenzione e frequenti riparazioni. Sappiamo tutti che alcune tipologie di auto soffrono i classici “accendi-spegni” dei brevi tragitti;
-utilizzeremmo, per forza di cose, meno carburante…*Capitan Ovvio sarebbe fiero di questa affermazione*…E questo detterebbe anche un cambiamento più ampio a livello economico.
Un futuro distopico e forse inverosimile, ma l’odierna situazione ci sta rendendo consapevoli della fragilità della nostra specie. I sistemi che abbiamo adottato fino a ieri, probabilmente, domani non saranno più sfruttabili. Per questo motivo crediamo che il domani debba partire dalla sostenibilità. In senso generale. Non possiamo sognare un domani migliore senza attuare dei cambiamenti a livello politico-ambientale e soprattutto comportamentali…Non possiamo parlare di un futuro di auto elettriche se queste non saranno sostenibili…Economicamente.
Nel nostro piccolo stiamo lavorando a delle iniziative per muoverci in tal senso. Il nostro obiettivo è lo stesso: rendere più sostenibile la mobilità privata.
Sogniamo un domani in cui la “scelta green”, in fatto di auto, non sarà riservata soltanto a pochi eletti ma a quante più persone possibili. Così da poter ricominciare diversamente, lasciando la distopia rinchiusa. In lockdown.
Con grande ironia avete colto nel segno. Pensare che, appena passata questa tempesta perfetta, tutti acquistino in massa auto di un certo prezzo é follia pura. A mero titolo esemplificativo, prezzo medio di una bellissima utilitaria nuova 2020: 20 mila euro!!! Se vogliamo un ibrido o un elettrico saliamo oltre!
Luigi
Ho pensato anche io allo stesso scenario, e finalmente qualcuno parla del costo delle auto elettriche, diciamolo chiaro sono inarrivabili ai più ahimè.
Ho una domanda: avete provato la nuova Yaris?
Distopia? Sarebbe un incubo cit. capitan ovvio