Sempre più persone stanno decidendo di acquistare un’auto ibrida o elettrica ma il loro percorso decisionale è costellato di dubbi e incertezze. Abbiamo deciso di intervistare Andrea, che è passato dal diesel all’ibrido, per farci raccontare quali sono le maggiori differenze tra le due tipologie d’auto in termini di guida, consumi, costi di gestione e utilizzo quotidiano dell’auto.
…E dopo tutto quello che è successo nel 2020…Il sorpasso è avvenuto.
A settembre le quote di mercato delle ibride hanno superato, per la prima volta, quelle dei veicoli diesel.
Tante sono le ragioni dietro la nuova “supremazia”: dai blocchi del traffico riservati ai veicoli più inquinanti, alla nuova e rinvigorita coscienza ambientale che coinvolge sempre più persone. E last but not least anche motivazioni di tipo economico, vista la convenienza in termini di gestione delle vetture “elettrificate”.
Conosciamo tanti associati che negli anni hanno già effettuato questo passaggio e abbiamo voluto intervistarne uno in particolare, che molti già hanno avuto modo di conoscere e apprezzare: Andrea Rellini.
Istruttore dei nostri Corsi di Guida Ibrida (ora Ecoverso Academy ndr) e storico pilota della Scuderia Kia alle gare organizzate da Ecoverso, Andrea ha deciso di passare all’ibrido nel 2015 e da allora non è più tornato indietro.
Scopriamo insieme quali sono state le ragioni dietro la sua decisione, come (e se) è cambiato il suo approccio alla guida e molto altro in questa intervista.
- Raccontaci come è avvenuto il passaggio dal diesel all’ibrido: quali sono state le motivazioni dietro la tua scelta?
Dal 1996 al 2015 ho guidato auto diesel. Prima di me, nessuno in famiglia ne aveva mai avuta una. Tra lavoro e tempo libero ogni anno percorrevo circa 25000 km e così avevo scelto il diesel pensando di risparmiare sul costo del carburante. Negli ultimi anni, però, ho acquisito la consapevolezza dell’impatto ambientale e la necessità di fare la mia parte, inquinando il meno possibile. Spesso, quando ero in sosta a motore acceso, magari nel traffico e con i finestrini aperti, percepivo un’alta concentrazione di smog e il cattivo odore causato dalla rigenerazione del FAP. Questo mi faceva riflettere sul fatto che, girando per le città, più o meno trafficate, tutti noi respiriamo quotidianamente aria inquinata. Così, mi guardo attorno, cerco cosa offre il mercato e scopro le Full Hybrid Toyota, all’epoca le uniche ibride. Promettevano bene: affidabilità, guida piacevole e rilassata, grazie al cambio automatico e risparmio sui costi di gestione, sia di carburante che di manutenzioni. Acquisto una fantastica Yaris Hybrid Active MY 2015.
- Come è stato il primo approccio con una nuova auto ibrida?
Il primo approccio è stato entusiasmante: ricordo ancora il giorno del ritiro dalla concessionaria, il viaggio verso casa e i successivi, nei primissimi giorni, gita in Toscana compresa. Il piede e la gamba sinistra sempre rilassati, senza quel fastidioso spingi e lascia della frizione. Poi, ogni volta che avvertivo lo spegnimento del motore termico, il silenzio, la pace, nessun odore o fumo dal tubo di scarico. Non ti nascondo che ho provato quasi la stessa ebbrezza del primo lancio con il paracadute: una volta aperto, ti immergi nel silenzio, sostenuto da aria pulita mentre ammiri il panorama.
- Quali sono state le differenze principali che hai notato rispetto alle auto termiche tradizionali (in termini di guida)?
Direi differenze sostanziali: come detto prima, innanzitutto la comodità del cambio automatico, specie nella guida intensiva in urbano. Poi il piacere della guida dovuto, appunto, al minor rumore e alle pochissime vibrazioni. Si apprezza molto di più il viaggio e il panorama del percorso. Finalmente scompare quella frenesia di scendere dall’auto il prima possibile e di raggiungere velocemente la destinazione. Insomma, la differenza sostanziale è una guida molto più rilassata, meno nervosa: la mia vettura ibrida mi trasmette tranquillità, anche in mezzo al traffico dove, invece prima, avvertivo stress e affaticamento.
- Hai potuto notare delle differenze di consumo di carburante rispetto alla tua auto precedente?
Certamente, soprattutto dopo aver scoperto e frequentato i corsi di guida ibrida organizzati dal GAI/ecoverso. Nei primi mesi dal ritiro non riuscivo a sfruttare tutte le potenzialità della macchina anche in termini di minor consumo. Poi la frequenza del corso mi ha fatto scoprire un mondo: ora riesco a percorrere mediamente più di 25 km con un litro di benzina. Per stessi percorsi con le precedenti auto diesel non superavo mai i 19 km al litro. Aggiungo che una vettura ibrida ti fa risparmiare tanto anche sulla manutenzione e sul minor consumo dei freni (dischi e pasticche), potendo sfruttare la frenata rigenerativa.
- Cosa hai apprezzato di più e cosa invece hai apprezzato meno della tua Yaris rispetto alla tua precedente auto?
Di più, sicuramente l’affidabilità Toyota, il piacere e la comodità di guida. Non ti nascondo che spesso ho allungato i miei percorsi proprio per guidarla più a lungo. Di meno il vano di carico, ma nel mio caso arrivavo da una monovolume.
- A chi ti sentiresti di consigliare un’auto ibrida? E quale modello/auto consiglieresti?
Consiglierei un’auto ibrida a tutti, perché secondo me oltre ai minori consumi e al risparmio in termini di gestione è molto importante pensare anche all’ambiente e alla nostra salute. Ovviamente deve essere almeno una Full Hybrid o una Plug-in. Ora ce ne sono tante di varie marche e modelli, c’è un po’ l’imbarazzo della scelta: il mio consiglio è quello di non puntare solo ed esclusivamente all’estetica ma di provare e trovare quella che fa al proprio caso in base alle proprie percorrenze chilometriche, agli itinerari e agli spazi necessari all’utilizzo giornaliero e familiare.
- Ci puoi svelare un segreto per migliorare i propri consumi con un’auto ibrida?
Uno solo? Magari anche 3, come gli ingredienti della ricetta perfetta: guida predittiva, miscelata con il giusto dosaggio di accensioni del motore termico e frenate rigenerative, batteria di trazione sempre carica. Dopo i primi km percorsi ho capito due cose: finalmente potevo gestire io l’utilizzo alternato dei motori, migliorando di molto i consumi.
Gentili Signori,
innanzitutto grazie per le informazioni evidenziate sul vostro sito. Salvo disguidi, ai fini dei costi di un’auto ibrida, vi chiedo se avete considerato il costo del cambio/carica delle batterie di un’auto ibrida, che pare sia alto, ovvero che si debbano cambiare dopo circa 8 anni e costano dai 6.000,00 agli 8.000,00 euro. Infine, è vero che un’auto ibrida in autostrada consuma come una macchina a benzina non ibrida e che il risparmio si ha solo se percorri in città? Grazie anticipate e saluti.
Le batterie dell’ibrida Toyota dovrebbero durare 300 mila km, quindi dipende da quanti km uno fa ogni anno. Che i consumi siano gli stessi di una macchina a benzina normale credo sia sbagliato. Io ho una CHR e faccio andata e ritorno Venezia-Belluno con 19 km/l. Dubito che lo si faccia con una benzina 1.8 tradizionale… Poi ho una media da quando l’ho comprata di 22.6 km/l. Purtroppo per l’uso che ne faccio non posso sfruttarla al massimo ma in ogni caso i consumi sono molto buoni. Se poi uno prende una berlina o un’utilitaria, allora i consumi si riducono ancora di più. Saluti