Uno studio di recente pubblicazione ha risposto al quesito fondamentale della mobilità elettrica:
Quanto e come auto elettriche e mezzi di trasporto pesanti più “green” potrebbero aiutare a ridurre i livelli di smog, migliorare la salute e salvare le vite delle persone?
Nella ricerca, promossa dalla Ontario Public Health Association e dal’ente Enviromental Defence, sono stati elaborati 5 scenari che confrontano i benefici per la salute derivanti dalla riduzione dell’inquinamento provocato da auto e SUV, camion e autobus. Il territorio preso in considerazione per le analisi è quello dell’Area Metropolitana di Toronto e Hamilton (Canada) che conta quasi 7 milioni di abitanti e si estende su una superficie di 8,244.42 km2. Vediamo gli scenari:
- 100% di auto e SUV elettrici nella zona causerebbe 313 decessi in meno all’anno, ed un risparmio per le finanze pubbliche stimato in 2,4 miliardi di dollari;
- La conversione di tutti i camion per il trasporto merci in modelli più efficienti causerebbe 275 morti in meno, ed un risparmio di circa 2,1 miliardi di finanziamenti pubblici;
- Il 100% di autobus elettrici causerebbe 143 morti in meno, con un risparmio stimato in 1,1 miliardi di dollari;
- 50% di auto e SUV elettrici causerebbe 157 morti in meno e un risparmio di 1,2 miliardi di dollari;
- 20% di auto e SUV elettrici causerebbe 63 morti premature in meno e un risparmio di 0,5 miliardi di dollari;
Tra tutti gli scenari, quello che permetterebbe di avere i migliori benefici sia in termini di salute che di miglioramento della qualità dell’aria, è il primo. Con “l’elettrificazione” di auto e SUV al 100% si otterrebbe infatti una riduzione dei livelli delle emissioni pari al 68,5 % nell’intera zona, con effetto immediato. Ma i benefici sono anche di tipo economico.
Il risparmio che la collettività (e quindi le casse dello stato o delle province) otterrebbero con l’acquisto di un singolo veicolo elettrico è di circa 10 mila dollari. Una cifra doppia rispetto agli incentivi di 5 mila dollari che il governo federale Canadese offre per l’acquisto di una nuova elettrica…
Lo studio non si limita all’elaborazione degli scenari ma fornisce anche delle soluzioni concrete che le amministrazioni potrebbero adottare per la riduzione dei livelli d’inquinamento e il conseguente miglioramento della salute dei cittadini. Tali consigli spaziano dagli investimenti in stazioni di ricarica per EV, all’istituzione di aree a traffico limitato, seguendo l’esempio di diverse città europee, fino allo stanziamento di maggiori incentivi per l’acquisto dei veicoli. Una soluzione tuttavia sembra particolarmente interessante: il mandato di vendita Zero Emission Vehicle (ZEV). Quest’ultimo si rivolge alle case automobilistiche e richiede che una percentuale sempre crescente delle loro vendite sia riservata ai soli veicoli elettrici. Gli autori citano come esempio il caso della British Columbia (una provincia canadese) che ha istituito un mandato di vendita ZEV che richiede che vengano soddisfatti gli obiettivi di vendita ZEV del 10% per le vendite di veicoli privati entro il 2025, il 30% entro il 2030 e il 100% entro il 2040. Questa soluzione, secondo i ricercatori, “motiverebbe” i costruttori a rendere sempre più accessibili le auto elettriche e a stanziare i budget promozionali per la vendita delle stesse.
Quali soluzioni proporresti per la mobilità del futuro?
Pensi che il futuro sarà 100% elettrico?
Faccelo sapere nei commenti sotto questo post e discutiamone insieme.
Uno scenario 100% elettrico non sarebbe reale senza stazioni di ricarica presso i distributori di carburante. Si potrebbe incentivare l’installazione con agevolazioni fiscali. Solo in un momento successivo servirà incentivare l’acquisto di auto elettriche, ma il costo attuale è insostenibile per la maggior parte dei clienti che vogliono acquistare un auto nuova.
Tutti cambiamenti all’inizio incontrano resistenza.
Le colonnine di ricarica sono in aumento, anche nei distributori autostradali.
Una delle soluzioni per la ricarica più comoda e già diffusa è presso i parcheggi nei supermercati o vicino ai centri storici, dove l’auto si ricarica da sola mentre tu fai una passeggiata.
E’ vero che il prezzo d’acquisto iniziale è spesso più alto, ma è parzialmente compensato dagli ecoincentivi statali, dalle agevolazioni su bollo-assicurazione-parcheggi, dai bassissimi costi di gestione, e ovviamente dagli sconti GAI-Ecoverso 😉
Il passaggio all’elettrico oggi in nord Europa è già la normalità. In Italia è ancora una scelta innovativa, ma ci sentiamo di incoraggiarla.
In effetti è meglio installazioni presso centri commerciali o centri storici dove devo lasciare l’auto in sosta per un po’. Al momento mi pare di capire che ai distributori occorra ancora troppo tempo per una ricarica completa. Io comunque già dal prossimo anno voglio dotarmi di un mezzo meno inquinante della mia Rio benzina 1.2 ei stavo orientando su una ibrida Yaris. Facendo circa 7000 km/anno (ho anche uno scooter che uso spesso) in extraurbana spero comunque di poter fare qualche risparmio in benzina, visto che l’ ibrida da il meglio in città.